Valle di Comino

ALLA SCOPERTA DEL
DISTRETTO VERDE DELLA CIOCIARIA

La Valle

Dal punto di vista naturalistico la Valle di Comino costituisce senza ombra di dubbio uno dei comprensori più belli dell’intera regione.
Si visiteranno le mura megalitiche di Atina e, ci si immergerà in una dell’oasi naturalistiche più interessanti e incontaminate dell’Italia centrale, il Lago di Posta Fibreno, fino a perdersi nel labirinto dei vicoli spezzavento di San Donato Val di Comino, che fa parte del circuito turistico de I borghi più belli d’Italia, e nel 2004 ricevette la ”Bandiera Arancione”, del Touring Club Italiano per ospitalità e qualità degli eventi organizzati.
Il ciclo escursionismo (a Forca d’Acero) dà agli appassionati emozioni non diverse da quelle offerte dai grandi passi dolomitici. Campi da sci di discesa e di fondo sono a Prati di Mezzo (Picinisco) e a Forca d’Acero, ma apprezzate sono anche le gite di

sci-alpinismo verso il Monte Meta. Tutto l’anno è di scena l’arrampicata su roccia a Picinisco e presso le Gole del Melfa (Roccasecca). Il lago di Posta Fibreno è da sempre frequentato dai subacquei per immersioni con le bombole o in apnea. Il parapendio e il deltaplano sono prerogativa di questa Valle. Non mancano il birdwatching e il più tradizionale pic nic. Approfittando della natura si riscoprono anche le tradizioni artigianali di

questi centri, come quelle della terracotta, del vimini, del ferro battuto, del rame o delle zampogne (Villa Latina e Acquafondata); gli scalpellini (S. Donato V.C.) ed altri mestieri che Casalvieri fa rivivere, in estate, con il “Rientro al Centro Storico“. Fiorente e ben organizzato è l’agriturismo dove gustare i sapori genuini della campagna e della cucina contadina, che vanno dalla trota del Fibreno alle olive, al formaggio (prelibato il pecorino di Picinisco), dal miele ai celebri fagioli cannellini e al Cabernet di Atina.

COSE DA FARE E VEDERE NEI DINTORNI

Abbazia di Montecassino

a 34km

L’abbazia di Montecassino è un monastero benedettino sito sulla sommità di Montecassino, nel Lazio. Dal dicembre 2014 il sito è in gestione al Polo Museale del Lazio. L’abbazia di Montecassino è il monastero più antico d’Italia insieme al monastero di Santa Scolastica. Fondata nel 529 da San Benedetto da Norcia sul luogo di un’antica torre e di un tempio dedicato ad Apollo, ha subito nel corso della sua storia un’alterna vicenda di distruzioni, saccheggi, terremoti e successive ricostruzioni.

I Monti della Meta

La Meta (2242 m) è la terza cima del parco, un trapezio roccioso che si erge improvvisamente dal verde dei prati, inserito in un contesto paesaggistico di rara bellezza. L’itinerario attraversa una favolosa faggeta di esemplari secolari e poi prosegue in un ambiente alpino tra detriti, ghiaioni, piccoli nevai ed enormi blocchi calcarei con spettacolari affacci sui boschi della Val Pagana e le cime della Metuccia. Dalla vetta si gode di un superbo panorama a 360°con vista che spazia dall’isola di Ponza alle cime del Gran Sasso, dal Vesuvio alla Majella, e offre un privilegiato punto d’osservazioni su tutto il gruppo delle Mainarde e sui Monti della Meta, zona di riserva integrale del parco.

a 14,5km

Basilica della Madonna di Canneto

a 14km

Il Santuario di Canneto (nome ufficiale Basilica Pontificia Minore di Maria Santissima di Canneto) sorge nel territorio di Settefrati a 1030 m s.l.m., all’interno del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, in provincia di Frosinone, a circa 10 chilometri di strada carrozzabile dal centro del paese. È meta di un antichissimo pellegrinaggio proveniente sia dai paesi esteri che da varie regioni italiane particolarmente intenso tra il 20 e il 22 agosto. Appartiene alla diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo.

Lago di Posta Fibreno

Il lago di Posta Fibreno, anche noto come lago della posta, si trova nella Valle di Comino al confine del Lazio con l’Abruzzo e il Molise, nella media valle del Liri, al centro dell’omonima riserva in provincia di Frosinone versante laziale del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Oltre che per la sua fauna endemica, il lago è noto per una curiosità naturale unica in Europa costituita da un’isola galleggiante naturale, già descritta da Plinio il Vecchio. Il lago presenta una curiosità naturale, forse unica in Europa, costituita da un’isola galleggiante, dello spessore di circa quattro metri formato da rizomi, torba e radici.

a 25km

Abbazia di Casamari

a 40km

L’abbazia di Casamari è uno dei più importanti monasteri italiani di architettura gotica cistercense. Fu costruita nel 1203 e consacrata nel 1217. Si trova nel territorio del comune di Veroli, in provincia di Frosinone. Essa fu edificata sulle rovine dell’antico municipio romano chiamato Cereatae, perché dedicato alla dea Cerere. Il nome Casamarideriva dalla lingua latina e significa “Casa di Mario“, patria di Gaio Mario, celebre condottiero, sette volte console e avversario di Sillanella guerra civile dell’88 a.C., ricordato anche nel nome della strada lungo la quale sorge l’abbazia (che collega Frosinone con Sora): via Mària.

Castello di Vicalvi

Il castello Longobardo di Vicalvi, risalente all’XI secolo, si trova sulla sommità del colle interessato dall’omonimo paese della Valle di Comino, versante laziale del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, in provincia di Frosinone. Benché si presenti come rudere, questo forma con le due cinte murarie poligonali, quasi integre, una vasta area fortificata, che consente di leggerne le varie fasi di costruzione, le funzioni e la strutturazione all’interno di un più ampio sistema difensivo, comprendente anche i vicini manieri di Alvito e Picinisco.”

a 19km

Acropoli di Arpino

a 35km

L’Acropoli di Arpino è un sito archeologico prossimo al centro abitato di Arpino, uno dei più importanti per la conoscenza dell’architettura megalitica del Lazio meridionale, non solo per la grande estensione delle mura ma anche per la loro vetustà, maggiore di quella di altri siti (collocabile secondo alcuni in piena età del ferro, VIII/VII secolo a.C.), e classificabili secondo la scala ideata da Giuseppe Lugli nella seconda maniera.
La civitas vetus della città rappresenta una delle cinte murarie meglio conservate costruite in opera poligonale in epoca preromana. Di particolare significatività è la presenza di un “arco a sesto acuto“ unico sopravvissuto nel suo genere in tutta l’area mediterranea.